La digitalizzazione aziendale è un processo di trasformazione che coinvolge tutte le aree e tutti i livelli di un'impresa e comprende l'implementazione di strumenti e tecnologie digitali per migliorare l'efficienza dei processi di lavoro.
Sempre più spesso si sente parlare di sostenibilità ecologica. La Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite definisce la sostenibilità ecologica come l’insieme di comportamenti che garantiscono alle future generazioni risorse naturali uguali o migliori su cui vivere rispetto alle generazioni presenti. Ogni azione umana ha un impatto sul nostro mondo: è responsabilità di tutti agire nell'interesse della protezione del pianeta.
Con il termine adaptive learning o “apprendimento adattivo o personalizzato” s’intende un sistema basato sulla personalizzazione dell’esperienza formativa secondo gli effettivi bisogni del singolo discente. Si individua così un percorso formativo in linea con i tempi di apprendimento individuale.
La possibilità di offrire percorsi personalizzati è uno strumento utile in diversi ambiti, in particolar modo nelle sessioni formative in contesti lavorativi.
Il micro-learning, o apprendimento in pillole, è una metodologia didattica composta da unità; è veloce e si adatta facilmente alle esigenze degli studenti.
Le unità che compongono il micro-learning sono principalmente fotografie, grafici, testi, video, audio, brevi (la durata varia da 5 a 10 minuti massimo) e soprattutto semplici.
Le micro-learning, inoltre, devono avere un focus unico e indivisibile così da non confondere lo studente.
Su YouTube è possibile visualizzare un interessante webinar di approfondimento sul micro-learning.
Immaginare il futuro della formazione spesso pone l’enfasi sulle nuove tecnologie: sono fondamentali la disponibilità universale di computer e smartphones, il design flessibile delle aule in presenza e virtuali, le lavagne interattive, la disponibilità di contenuti e materiali, l’abilità del formatore...
Onlife è il termine coniato da Luciano Floridi, professore ordinario di Filosofia ed Etica dell'Informazione presso l'Oxford Internet Institute dell'Università di Oxford. Nel 2019 la parola è stata inserita tra le voci dell’enciclopedia Treccani.
Il tutor è una figura professionale fondamentale e funzionale per la formazione delle persone.
Il suo compito è quello di ascoltare e supportare singoli discenti o gruppi, in una o più materie, orientando il progetto professionale dei discenti su un obiettivo specifico.
Negli ultimi anni il tutor ha assunto un ruolo centrale nell’apprendimento E-learning, dove è necessaria una particolare attenzione al singolo allievo e ai processi formativi.
Possiamo definire learners tutti i partecipanti all’esperienza di apprendimento a distanza: il progettista, il formatore, il tutor, gli allievi: nell’aula virtuale non esiste una struttura posizionale (docente in aula, classe frontale) anche se ogni ruolo è definito (cfr. S. Capogna e il suo studio per il Formez).
Da qualche anno ormai anche in Italia si parla sempre più frequentemente di Smart Working o lavoro agile; una modalità di lavoro da remoto, caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali, la cui organizzazione viene definita mediante un accordo tra dipendente e datore di lavoro.
Il Blended Learning è un modello alternativo di apprendimento costituito da tecniche digitali e analogiche. In altre parole, è una tecnica mista, un insieme di e-learning e il tradizionale insegnamento frontale in aula.